Quella che l'Italia sta vivendo, a più di dieci anni dalla crisi del 2008, è una guerra atipica: nessuna dichiarazione formale, nessun avversario da combattere se non noi stessi e una lunga serie di scelte politiche di corto respiro. Una guerra incisiva che non è stata causata dall'ultima grande emergenza del nostro tempo, il Coronavirus, ma che con la pandemia è entrata in una fase ancor più critica. Crollo demografico, invecchiamento della popolazione, spesa previdenziale sempre in aumento, indebitamento, investimenti sbagliati o dimezzati: queste sono solo alcune delle ferite che hanno logorato il nostro Paese, i cui numeri non reggono il confronto con la crescita e il recupero del resto dell'Europa. Dal 2008 l'Italia non si è più ripresa ed è arrivato il momento di riconoscerlo, di smettere di vivere alla giornata e assumere uno sguardo più consapevole e lungimirante. Occorre ripensare la società tutta tenendo presente due principi che oggi più che mai diventano imprescindibili: l'equità e la cura della persona. Ed è proprio questo lo scopo del libro: cercare di affrontare il dopo facendo tesoro tanto degli errori del decennio passato quanto del presente, e guardare finalmente la realtà per quella che è, senza ipocrisia. Solo così sarà possibile invertire la rotta ed entrare finalmente nel futuro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.