Il superamento dei confini territoriali nell'ambito della produzione artistica è un fenomeno ben noto. L'attuale globalizzazione del mercato dell'arte è la quintessenza di una rete priva di confini. Ma come stavano le cose 1000 o addirittura 1500 anni fa? Quali scambi esistevano tra gli scalpellini e le numerose maestranze attive sul territorio dell'odierna Svizzera? Queste sono alcune delle domande a cui cercano di dare risposta le autrici e gli autori di questo numero di Arte + Architettura in Svizzera, in cui incontriamo dei veneziani sull'isola di Reichenau, scopriamo gioielli e perle di vetro originarie dello Sri Lanka sul lago di Ginevra e veniamo a conoscenza delle relazioni tra le pitture parietali e le miniature con intagli d'avorio. Il territorio del nostro Paese, caratterizzato dalle Alpi, dal Giura e dal Mittelland, sembra naturalmente predisposto a favorire gli interscambi e le commistioni tra popoli e culture.
Che questo tema sia attuale risulta evidente anche dalle esposizioni segnalate in questo numero, esposizioni che sono ora in corso a Basilea, Sion e fino alla metà del 2020 anche a Losanna, tutte meritevoli di una visita. Se a Basilea si possono ammirare il paliotto d'oro e la croce di Enrico, la Svizzera francese invita a rivivere tutto il fascino della vita altomedievale e a ritrovare l'eleganza degli oggetti di culto e dell'artigianato di quell'epoca.